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Montemonaco, paesaggio invernale |
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Monte Priora |
D'inverno la montagna indossa un candido manto bianco coprendo e proteggendo tutto quello che c'è sotto. Assume anche l'aspetto di una matrigna gelida e misteriosa, mostrando a tutti il suo lato più selvaggio.
In questo articolo andremo a scoprire alcune parti della montagna nella stagione invernale, attraverso delle escursioni fatte negli ultimi due mesi.
Partendo dal presupposto che la montagna deve essere rispettata in qualsiasi stagione, d'inverno l'attenzione e la prevenzione di eventuali incidenti devono essere ancora più scrupolosi.
Con la neve ,infatti, il rischio di perdersi, in caso di nebbia o di invisibilità del sentiero, il pericolo valanghe, l'ipotermia, sono dei fatti da tenere in grande considerazione.
Detto questo, i numerosi sport invernali ci consentono di ammirare la montagna in tutta la sua perfezione.
4 Gennaio 2015:

dell'anno.
Dopo il primo casale arriviamo in cresta sulla Cima della Prata 1850m e successivamente conquistiamo anche il Banditello 1873m.
La giornata è splendida e c'è un panorama stupendo.
Per il ritorno scendiamo dal versante est del Banditello, fino al Grande Anello dei Monti Sibillini che ci conduce, con una piccola deviazione, a Vallegrascia e di nuovo al rifugio di Altino.
8 Febbraio 2015:
Partenza sempre da Altino di Montemonaco, alla volta di Santa Maria in Pantano.
Scendendo verso Vallegrascia il sentiero è oscurato da una fitta nebbia, che si dirada dopo qualche centinaio di metri di dislivello.
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Monte Vettore |
Seguendo il G.A.S. raggiungiamo Santa Maria in Pantano con qualche ora di cammino, avvolti dalla neve e da uno splendido paesaggio. Si ritorna ad Altino seguendo ancora il G.A.S
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